La Regione Sardegna con deliberazione della Giunta Regionale n. 14/4 del 14 marzo 2023 ha approvato il Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale della Sardegna nell’ambito del Piano Strategico dell’Italia per la PAC (PSP 2023-2027), concludendo la procedura avviata con la consultazione del partenariato regionale e con la successiva deliberazione n. 3/51 del 27 gennaio 2023.
Con il CSR Sardegna 2023-2027 la Regione indirizza gli interventi previsti dal Piano Strategico Nazionale, adeguandoli alle specificità economiche, sociali e territoriali. Il documento programmatico regionale si inquadra, pertanto, nella cornice definita a livello nazionale col PSP, per declinare gli obiettivi strategici di sviluppo sostenibile del settore agricolo, agroindustriale e dei territori rurali e coniugarli con le priorità climatiche e ambientali della Politica Agricola Comune e del FEASR.
Gli interventi previsti si pongono in continuità con la precedente programmazione 2014-2022 e spingono verso un rafforzamento delle azioni dirette alla sostenibilità ambientale delle attività agricole e zootecniche, alla valorizzazione qualitativa delle produzioni agroalimentari, al miglioramento della competitività del sistema agricolo isolano, al sostegno alle strategie di sviluppo locale, al trasferimento di conoscenza e innovazione attraverso l’informazione, la digitalizzazione, la ricerca e la sperimentazione.
Il Programma prevede 30 interventi individuati all’interno del quadro complessivo delineato dal PSP e considerando l'esigenza di concentrare le risorse finanziarie verso obiettivi ritenuti prioritari, anche alla luce dell'esperienza maturata nella precedente programmazione.
L’accesso ai finanziamenti avviene attraverso la partecipazione ai bandi pubblici che vengono emanati periodicamente dall’Assessorato dell’Agricoltura, consultabili nella sezione dedicata.
Le scelte della Regione Sardegna sono dettagliate nel Complemento regionale per lo sviluppo rurale del PSP 2023-2027 (CSR), che rappresenta il principale strumento attuativo a livello territoriale della cornice strategica nazionale ed europea.
La prima novità riguarda la durata di cinque anni, contro i sette anni della precedente programmazione.L’impianto si basa sul New Delivery Model che segna il passaggio da una gestione basata sulla conformità, ad una indirizzata ai risultati e alle prestazioni. Ne deriva una maggiore autonomia degli Stati membri che definiscono le proprie strategie nel rispetto dei regolamenti EU. A ciascuna regione spetta il ruolo di declinare secondo le proprie specificità gli interventi previsti dal Piano Strategico Nazionale.
Le scelte della Regione Sardegna si pongono in continuità con la passata programmazione e, al fine di garantire la massima trasparenza, individua la corrispondenza tra interventi CSR e Misure/Sottomisure PSR in base agli artt. 70, 71, 73, 74 e 75 Regolamento (UE) n. 2021/2115.