L’agriturismo di Elena: la storia e l’organizzazione della filiera corta

L’agriturismo di Elena: la storia
e l’organizzazione della filiera corta

Elena conduce ad Arbus un’azienda agricola multifunzionale storica, ormai arrivata alla terza generazione e tra le prime in Sardegna ad avviare un agriturismo.
L’azienda è stata fondata dal nonno negli anni ’50 ed è stata poi rilevata dal padre di Elena.
Forte degli insegnamenti ricevuti in famiglia e di un percorso di alta formazione in ambito turistico, Elena oggi gestisce l’impresa con coraggio e determinazione, con l’aiuto dei genitori Anna e Gianfranco e della più giovane sorella Enrica.

Precursori dell’attività agrituristica

Precursori dell’attività agrituristica, i genitori di Elena hanno iniziato a offrire ospitalità in azienda quando ancora la normativa non regolamentava gli agriturismi. La famiglia concedeva la cameretta di Elena e di sua sorella Enrica a selezionati ospiti stranieri, in particolare francesi e tedeschi, che per sdebitarsi compravano i formaggi e gli altri prodotti dell’azienda. I viaggiatori transitavano in azienda seguendo il percorso indicato dalle cartine militari che portavano alla spiaggia di Piscinas, nella costa di Arbus, attraverso una strada non ancora asfaltata e senza linea elettrica.

La multifunzionalità

Nel 1985 con l’avvento della legge quadro sull’agriturismo, per la famiglia fu quasi automatico intraprendere quest’attività: bastò fare alcune modifiche nei fabbricati rurali e tutto fu pronto per ricevere i primi turisti. Oltre a condividere i pasti con la famiglia, gli ospiti vivevano i diversi momenti della giornata lavorativa e assistevano all’accudimento del bestiame, alle arature e a tutte quelle attività che potevano suscitare interesse e curiosità. Di quel periodo Elena racconta il ricordo di una famiglia di francesi le cui bimbe avevano assistito alla raccolta delle patate a piedi nudi, libere di sporcarsi gioiosamente e di raccogliere dalla terra ciò che poi avrebbero mangiato a tavola.

Quando Elena era ancora piccola, sua madre fu selezionata dalla Regione nell’ambito di un’iniziativa che prevedeva di raccontare i nuraghi e gli agriturismi in un importante evento milanese. Fu l’inizio di un percorso di sviluppo dell’attività agrituristica che, anche grazie al ricorso ai contributi del PSR Sardegna, ha permesso alla famiglia di incrementare parallelamente anche le attività agricole e di allevamento.

Grazie ai fondi per lo Sviluppo Rurale messi a disposizione da LEADER, l’agriturismo ha potuto infatti ricostruire una delle tipiche strutture pastorali della Sardegna, su Pinnetu: una costruzione ricca di fascino con il suo camino centrale, i suoi muri di pietra, la copertura in canne e cisto essiccato. I due tavoli posti a semi cerchio possono ospitare fino a 75 persone in occasioni di feste, cerimonie o pranzi speciali, attività che Elena sta gradualmente riprendendo, dopo lo stop imposto dal difficile periodo della pandemia.

Agriturismo

Elena e sua sorella infatti gestiscono l’agriturismo, la fattoria didattica e hanno attivato da circa un anno una fattoria sociale.

La fattoria didattica

Anche la fattoria didattica è molto importante per Elena e la sua famiglia perché consente di trasmettere i saperi della cultura contadina sarda alle nuove generazioni, in particolare agli studenti e alle famiglie provenienti dalle zone di Cagliari e Oristano e da tutto il Sulcis Iglesiente. I percorsi didattici ed esperienziali vanno dal ciclo del grano a quello dell’orto, dalla mungitura per fare il formaggio ai corsi di cucina per realizzare paste e dolci tipici.

Il grano duro macinato a pietra

Attualmente il grano viene macinato a pietra presso terzi e una parte dei prodotti trasformati (paste e dolci tipici locali) vengono realizzati da un pastificio locale, mentre in azienda si producono le gallettine sarde e una gran varietà di torte rustiche (alle mele, alla ricotta). Elena ci spiega che questi prodotti valorizzano il grano duro – il quale, vista la bassa presenza di glutine, mal si adatterebbe alla realizzazione di alimenti che richiedono alte lievitazioni.

Sulla lavorazione del grano duro, Elena ha le idee molto chiare e sogna di investire nella realizzazione di un laboratorio con macchinari per la lavorazione artigianale della pasta, così da poter trasformare il grano interamente in azienda.

Alla domanda su che cosa consiglierebbe ai giovani della sua età, Elena risponde incoraggiando i suoi coetanei a scegliere di lavorare in campagna: pur se faticoso e fatto di sacrifici, il lavoro agricolo offre tante nuove opportunità di occupazione e possibilità di investimento, anche grazie ai fondi dello Sviluppo Rurale. Tra bandi regionali e territoriali gestiti dai GAL, spiega Elena, il PSR rappresenta un importante sostegno e impulso all’imprenditoria agricola giovanile

Box di approfondimento

Siamo state supportate dalla Misura del PSR 6.1 per il primo insediamento.
In precedenza i fondi per lo Sviluppo Rurale di LEADER avevano cofinanziato l'investimento dell'azienda familiare per la realizzazione de "Su Pinnettu"