Storie di giovani agricoltori: un vino biologico che racconta un territorio

Storie di giovani agricoltori: un vino
biologico che racconta un territorio

Originario di Mamoiada e orgoglioso del suo territorio, nel 2015 Marco ha riunito tutta la sua famiglia con l’ambizioso obiettivo di trasformare la passione per il vino in un lavoro. Dopo aver seguito un percorso di studi mirato, il giovane viticoltore ha potuto realizzare il suo sogno di vinificatore per valorizzare la sua isola e le origini mamoiadine.

Un vino, una famiglia

Il nome stesso del vino più rappresentativo della cantina, il cannonau Zibbo, è legato alle origini familiari di Marco perché ispirato al soprannome del nonno Raffaele. Se il nonno è la memoria storica della tradizione di famiglia, il padre di Marco, Tonino, è stata la figura che ha trasmesso al giovane agricoltore la passione per il vino e i primi insegnamenti sull’attività vitivinicola.

Un vino, una famiglia

Mamoiada è un paese della Barbagia di Ollolai il cui territorio è ideale per la produzione vitivinicola biologica. La posizione geografica e le condizioni climatiche di questo territorio permettono di coltivare la vite senza il bisogno di interventi chimici. In particolare l'altitudine, la costante esposizione al sole e l'importante escursione termica tra giorno e notte creano le condizioni ideali per la coltivazione con metodi naturali: bastano infatti poche applicazioni di zolfo-rame per proteggere i vitigni da peronospora e oidio della vite. È qui che Marco ha deciso di fondare la sua azienda vitivinicola.

Miglior etichetta di design

Mamoiada e il suo territorio sono centrali nell’attività imprenditoriale di Marco da ispirare anche la veste grafica delle bottiglie: sulle etichette dei vini, premiate al Vinitaly 2019 col riconoscimento di “miglior etichetta di design”, è infatti rappresentato un costume tradizionale di Mamoiada.
Oltre al forte legame col territorio, Marco ha una filosofia aziendale basata sulla volontà di produrre un vino sano e di carattere, capace di trasmettere tutte le sfaccettature del luogo in cui viene prodotto e le caratteristiche dei vitigni autoctoni di Cannonau e Granazza da cui prende il pregiato sapore.
Rispetto alle opportunità offerte dal PSR, Marco invita i giovani agricoltori a documentarsi ed a usufruire in modo consapevole delle opportunità disponibili, che possono a suo avviso costituire un aiuto molto importante, soprattutto per i tanti giovani che intendono fare dell’agricoltura il loro mestiere.

Box di approfondimento

Sono stato supportato dalla Misura del PSR 11 Agricoltura Biologica e
13.1 Indennità compensative

Con la Misura 11 – Agricoltura Biologica, il PSR Sardegna si rivolge agli imprenditori agricoli che si impegnano ad introdurre e mantenere i metodi e le pratiche di produzione biologica per un periodo minimo di 5 anni. L’intervento compensa i maggiori costi e i minori redditi derivanti dall’applicazione dei metodi di produzione biologica, attraverso dei premi che tengono conto del tipo di coltura e dell’estensione della superficie. • Dal 2015 al 2020 sono state approvate in media oltre 1.700 domande all’anno e sono stati erogati sostegni alle imprese agricole per complessivi 58,3 Milioni di Euro. • Il bando è stato aperto anche nel 2021 con una previsione di spesa di 16,2 Milioni. Grazie alla Misura 13 – Indennità Compensative, il PSR Sardegna prevede pagamenti compensativi per gli agricoltori che affrontano costi aggiuntivi e/o mancati guadagni in quanto operano in zone montane o soggette ad altri vincoli naturali significativi. • Dal 2015 al 2020, le domande ammesse per questo intervento sono state oltre 20.000 all’anno, con oltre 257 Milioni di Euro già erogati a favore degli agricoltori attivi. • Il bando è stato aperto anche nel 2021 con uno stanziamento di 42,5 Milioni.