I programmi operativi devono perseguire i seguenti obiettivi:
Nel settore dell’ortofrutta, gli interventi previsti nel PSP 2023-2027 sono relativi a:
I beneficiari degli interventi nel settore ortofrutta sono le Organizzazioni di Produttori (OP) e le loro Associazioni (AOP) riconosciute ai sensi del Regolamento (UE) n. 1308/2013 con un programma operativo approvato.
La stima del finanziamento comunitario per l’intero periodo 2023-2027 è di 1,457 miliardi di euro, con un valore crescente dai 280 milioni di euro nel 2023 ai 303 milioni di euro nel 2027.
Attualmente il tessuto produttivo della filiera presenta forme aggregate già riconosciute come Organizzazioni di Produttori (OP) per cui il sostegno mira a incentivare il loro ruolo fondamentale di “nucleo di aggregazione” per quelle imprese non ancora associate.
Ciò si ritiene possa avere delle importanti ricadute a livello di investimenti realizzati e quindi di incremento della competitività del sistema pataticolo nazionale.
Nel settore pataticolo, gli interventi previsti nel PSP 2023-2027 sono relativi a:
I beneficiari dell’intervento sono le Organizzazioni di Produttori (OP) e le loro Associazioni (AOP), riconosciute ai sensi del regolamento (UE) n. 1308/2013 con un programma operativo approvato.
La dotazione finanziaria per l’intero periodo 2023-2027 è di 30 milioni di euro, con un valore annuale di 6 milioni di euro.
L’intervento settoriale per l’olivicoltura, in coerenza con gli obiettivi della PAC e in sinergia con le altre politiche e strumenti, mira a:
Il sostegno al settore dell’olio di oliva e delle olive da tavola, confermato anche nella PAC 2023-2027, cambia radicalmente il criterio di erogazione rispetto alla PAC 2014-2022. Il contributo a questo settore mira al supporto all’azione delle OP e delle AOP riconosciute, come disciplinato dal Decreto Ministeriale del MASAF n. 502276 del 06/10/2022 recante le “Disposizioni nazionali sui programmi operativi delle OP e AOP del settore dell’olio di oliva e delle olive da tavola”.
Tali organizzazioni, tramite i loro programmi operativi (di durata minima di 3 anni e massima di 5 anni suddivisi in programmi esecutivi annuali), attivano azioni collettive per perseguire obiettivi di competitività, qualità e sostenibilità. Le modalità attuative sono simili a quelle del settore ortofrutticolo e prevedono il sostegno rivolto ai programmi operativi delle OP e AOP.
L’importo finanziario complessivo è pari a 168,75 milioni di euro.
L’importo dell’aiuto UE per l’Italia è pari a 30,390 milioni di euro per il 2023 e a 34,590 milioni di euro per gli anni successivi fino al 2027 (incluso).
Intervento n. 1
I beneficiari dell’intervento sono forme associate di apicoltori (Organizzazioni di produttori, Associazioni e loro unioni, Federazioni, Cooperative e Consorzi di tutela del settore apistico come definiti dal D.M. 25 marzo 2016 n. 2173), i cui soci risultino in regola con gli obblighi di identificazione e registrazione ai sensi delle regole previste per la Banca Dati Apistica (BDA), e Organismi di ricerca che abbiano consolidata esperienza nel settore apistico.
Intervento n. 2
I beneficiari dell’intervento sono apicoltori singoli e loro forme associate (Organizzazioni di produttori, Associazioni e loro unioni, Federazioni, Cooperative e Consorzi di tutela del settore apistico come definiti dal D.M. 25 marzo 2016 n. 2173) i cui soci risultino in regola con gli obblighi di identificazione e registrazione ai sensi del D.M. 04/12/2009 (BDA).
Intervento n. 3
I beneficiari dell’intervento sono Organismi specializzati nella ricerca nei settori dell’apicoltura e dei prodotti dell’apicoltura (Istituti, Enti, Università, ecc.). I progetti di ricerca candidabili al finanziamento devono prevedere una concertazione con le associazioni dei produttori per garantire il soddisfacimento delle esigenze del settore.
Intervento n. 4
I beneficiari dell’intervento sono forme associate di apicoltori, come definiti dal DM 25 marzo 2016 n. 2173 (Organizzazioni di Produttori del settore apistico, le Associazioni di apicoltori e loro Unioni, le Federazioni, le Società, le Cooperative e i Consorzi di tutela del settore apistico) e i cui soci siano in regola con gli obblighi di identificazione e registrazione in BDA ai sensi del D.M. 4/12/09.
Alla filiera delle api e del miele italiana, per la programmazione 2023-2027, sono destinati complessivamente 83,8 milioni di euro. Il 30% è messo a disposizione dalla PAC (25,1 milioni di euro) e ben il 70% (58,6 milioni di euro) finanziato dallo Stato italiano come cofinanziamento.
Il sostegno finanziario al settore vitivinicolo italiano che ammonta a circa 1,52 miliardi di euro, nel PSP 2023-2027 prevede quattro tipologie di interventi:
L’intervento si articola in azioni di ristrutturazione e di riconversione dei vigneti, ed è finalizzato ad aumentare la competitività e la sostenibilità economica, ambientale e sociale del settore vitivinicolo, attraverso:
I principali soggetti eleggibili sono: imprenditori agricoli singoli e associati; organizzazioni di produttori vitivinicoli riconosciuti ai sensi dell’art. 157 del Regolamento (UE) n. 1308/2013; cooperative agricole che conducono propri vigneti; società di persone e di capitali esercitanti attività agricola; consorzi di tutela autorizzati ai sensi dell’art. 41 della legge 12 dicembre 2016 n. 238.
L’intervento è finalizzato ad assicurare un progressivo e costante ammodernamento teso a garantire il miglioramento della performance, la competitività, l’efficienza energetica etc. Gli investimenti sono diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa, soprattutto in termini di adeguamento alla domanda del mercato, e ad aumentarne la competitività dal punto di vista della produzione e/o la commercializzazione dei prodotti vitivinicoli, anche al fine di migliorare i risparmi energetici, l’efficienza globale nonché trattamenti sostenibili contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione dei cambiamenti climatici.
L’intervento consiste nella realizzazione di investimenti materiali e/o immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole nonché in strutture e strumenti di commercializzazione del vino.
Interventi legati al pilastro ambientale:
Interventi legati al pilastro sociale:
Beneficiari dell’intervento sono le imprese la cui attività sia almeno una delle seguenti:
Mantenere l’equilibrio tra domanda e offerta, eliminando le eccedenze al fine di evitare crisi di mercato e di tutelare i redditi degli agricoltori, lasciando al contempo inalterato il potenziale di produzione.
L’intervento prevede la distruzione totale o l’eliminazione dei grappoli non ancora giunti a maturazione, nella campagna e nelle aree che ne abbiano fatto richiesta.
I soggetti eleggibili sono i produttori di uva da vino intesi come imprenditore agricolo, sia persona fisica che giuridica, in regola con le norme vigenti in materia di potenziale viticolo.
I produttori di vino sono obbligati alla consegna dei sottoprodotti ottenuti – fecce e vinacce – ad un distillatore per la successiva trasformazione in alcool, ovvero al loro ritiro sotto controllo.
I soggetti destinatari dell’intervento sono i distillatori che operano su tutto il territorio nazionale, riconosciuti dalle Regioni e Province autonome secondo la normativa nazionale vigente.
Promuovere i vini italiani sui mercati terzi che nel frattempo hanno subito, al pari di quelli comunitari, dei mutamenti importanti in termini di modalità di consumo, preferenze e canali di acquisto.
L’intervento prevede:
Tabella: Risorse settore vitivinicolo e percentuale per intervento
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